Riparte il 15 marzo il Bonus colonnine per imprese e professionisti

Il Bonus Colonnine per imprese e professionisti sostiene l'acquisto e l'installazione di infrastrutture di ricarica di veicoli elettrici da parte di imprese e professionisti.

Il contributo in conto capitale è concesso ed erogato dal Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica - MASE (DM 25 agosto 2021) ed è gestito da Invitalia.

Quando e quanto?

Le domande possono essere presentate dal 15 Marzo 2024 fino al 20 Giugno 2024. Il fondo ha un ammontare superiore ai 70 milioni di euro destinato a questo scopo.


Di cosa si tratta?

Agevolazione dedicata a imprese e professionisti che riconosce un contributo del 40 per cento a copertura delle spese ammissibili per l’acquisto e l’installazione di infrastrutture di ricarica di veicoli elettrici

 

Come posso accedere al contributo?

Direttamente, attraverso il sito dedicato di Invitalia per importi fino a 375.000 euro, oppure attraverso PEC dedicata per importi superiori a 375.000 euro

 

Quali spese copre il nuovo bonus colonnine?

L’acquisto e messa in opera di infrastrutture di ricarica che soddisfino determinati standard, comprese le spese per l’installazione delle stesse, gli impianti elettrici, le opere edili strettamente necessarie, gli impianti e i dispositivi per il monitoraggio, la connessione alla rete elettrica

Le spese di progettazione, direzione lavori, sicurezza e collaudi godono di una copertura massima dell’agevolazione pari al 10 per cento


Chi può richiederla?

Possono beneficiare del bonus colonnine le imprese di qualunque dimensione su tutto il territorio nazionale e i singoli professionisti in possesso dei requisiti previsti dalla normativa


Quali sono alcuni requisiti per le imprese?

I requisiti specifici sono indicati nel decreto Mase del 25 agosto 2021. Eccone alcuni per quanto riguarda le imprese: avere la sede sul territorio Italiano, risultare attive e iscritte al Registro delle imprese, non essere in situazione di difficoltà, così come definita dal regolamento di esenzione, essere iscritte presso Inps o Inail e avere una posizione contributiva regolare, così come risultante dal documento unico di regolarità contributiva (DURC), essere in regola con gli adempimenti fiscali.

 

E per i liberi professionisti?

Ai professionisti è invece richiesto, fra le altre cose, la presentazione di un volume d’affari, nell’ultima dichiarazione IVA trasmessa all’Agenzia delle Entrate, così come risultante dal rigo VE 50, non inferiore al valore della infrastruttura di ricarica per la quale è richiesto il contributo. Per i professionisti che applicano il regime forfettario il valore dell’infrastruttura di ricarica non può essere superiore a 20.000 euro


Nota: Tutte queste informazioni sono di carattere puramente informativo. Per avere tutte le informazioni dettagliate si rimanda al sito ufficiale di Invitalia.